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Cocktail d’estate II

Mai Tai

Mai Tai

Il rum scuro e gli sciroppi di frutta, un connubio che non teme confronti

Ecco alcune proposte che richiedono l’impiego del rum scuro.
Anche queste qualità di rum sono ottenute, al pari del rum bianco, dalla fermentazione della canna da zucchero o della melassa, ma, grazie ad un più lungo invecchiamento, di durata superiore all’anno, in botti di rovere o di quercia, o per effetto di additivi naturali quali, ad esempio, il caramello, acquistano particolari aromi e differenti gradazioni del colore perso a seguito della distillazione.

Molto usato nei cocktail invernali, il rum scuro si presta anche alla preparazione di alcuni drink estivi, come unica componente alcolica oppure associato al rum bianco. Ognuna delle parti cui si fa riferimento nelle ricette, secondo la scuola di New York, è l’equivalente di 15 dei nostri millilitri o poco più. Oltre allo shaker ed ai vari sciroppi, per alcuni cocktail è richiesto l’uso di un blender elettrico, facilmente sostituibile con un tradizionale frullatore da cucina.
Dal gusto decisamente tropicale, ecco l’Arawak Cup, ottentuto shakerando, con ghiaccio tritato, quattro parti di rum scuro, una parte di succo d’ananas, una parte di frutto della passione in sciroppo, una parte di succo di lime fresco ed un cucchiaio di sciroppo di orzata. Versate poi il cocktail in un tumbler basso precedentemente ghiacciato e guarnite con ananas in pezzi.
Per il Little Dix Mix, invece, shakerate quattro parti di rum, una parte di crème de bananes (un liquore alla banana reperibile in commercio, generalmente aromatizzato con vaniglia e mandorla), una parte di succo di lime fresco, un cucchiaino di triple sec e ghiaccio tritato. Il bicchiere da utilizzare è, anche questa volta, il tumbler basso in cui avrete in precedenza messo del ghiaccio in cubetti.
Il Curaçao Cooler, ancora, si compone di quattro parti di rum scuro, tre parti di Curaçao bianco e due parti di succo di lime fresco, da shakerare con ghiaccio tritato e versare in un highball ghiacciato. Il cocktail deve essere poi completato con acqua minerale gassata, leggermente rimescolato e guarnito con una fettina d’arancia.
Fedele al proprio nome, il Nirvana promette una paradisiaca esperienza grazie a quattro parti di rum, una parte di granatina, una parte di sciroppo di tamarindo ed un cucchiaino di zucchero in sciroppo da shakerare con ghiaccio tritato. Versate infine in un Collins glass con ghiaccio in cubetti ed aggiungete poi succo di pompelmo fino a completamento, rimescolando quanto basta.
Tra i cocktail più conosciuti che si compongo di varie tipologie di rum, invece, ricordiamo il Mai Tai, ottenuto da quattro parti di rum scuro ed altrettante di rum bianco, due parti di Curaçao, due parti di succo di lime, un cucchiaio di granatina ed un cucchiaio di orzata, il tutto shakerato con ghiaccio tritato. Il bicchiere giusto per questa ricetta è un highball con ghiaccio in cubetti, guarnito con ananas in pezzi e con un ombrellino di carta o, per i più ardimentosi, con un’orchidea.
Ancora, l’Hurricane si prepara shakerando con ghiaccio tritato tre parti di rum scuro, tre parti di rum bianco, due parti di sciroppo di frutto della passione ed un cucchiaio di succo di lime fresco. Il bicchiere, da ghiacciare in precedenza, è il Martini Glass, altrimenti detto Coppa Cocktail.
Universalmente nota, infine, la Piña Colada richiede che si frullino quattro parti di rum bianco, due di rum scuro, sei parti di succo d’ananas e quattro di crema di cocco con ghiaccio tritato. Dopo aver ottenuto un composto omogeneo, servite in un Collins Glass ghiacciato e guarnite con ananas fresco in pezzi.

di Cristina Scatolini