È stata l’arte di Giorgio Albertazzi a vincere la 39esima edizione de Premio Veretium per la prosa grazie all’espressività della sua forza creativa che segnato l’ambiente culturale e il mondo teatrale della seconda metà del ‘900.

Il prestigioso riconoscimento ogni anno assegnato al miglior interprete e attribuito nella scorsa edizione all’attrice Galatea Ranzi, è nato nel 1971 da un’idea di Carlo Maria Reitmann, all’epoca critico teatrale per il Secolo XIX.
La decisione della giuria costituita esclusivamente da critici letterari di primaria importanza come Sergio Colomba, Gastone Geron, Osvaldo Guerrieri, Magda Poli, Domenico Rigotti, Aggeo Savioli, Pierantonio Zannoni, Silvana Zanovello e presieduta da Carlo Maria Pensa, ha conferito la vittoria all’attore e regista, sottolineando come motivazione la grandezza sperimentale, interpretativa ed espressiva che traduce l’artista nella figura determinante e rappresentativa del patrimonio teatrale e cinematografico italiano, forte inoltre delle ultime magistrali interpretazioni regalate al pubblico nella sua interpretazione dell’opera Edipo a Colono di Sofocle.
Il Premio costituito dalla riproduzione in oro del mulino fenicio, ancora visibile osservando il profilo della collina di Verezzi, verrà consegnato al vincitore durante una delle serate del Festival Teatrale di Borgio Verezzi giunto ormai alla sua 43° edizione, dedicata quest’anno alla città di Napoli e alla sua cultura. Il pubblico potrà partecipare al Festival dal 10 luglio fino all’11 agosto 2009 per assistere ad una indimenticabile catarsi nel mondo teatrale.
Fra i vincitori dell’evento delle edizioni passate, si ricordano Mariangela Melato (1995), Monica Guerritore (1997), Massimo Dapporto (2003), Laura Marinoni (2004), Isa Danieli (2006) e Franco Branciaroli.

di Annalisa Tantini