Cronache dal corpo condannato, dal romanzo omonimo di Piergiorgio Welby la pièce “civile” dell’attore regista Emanuele Vezzoli, stasera e domani alla Domus Talenti di Roma
Uno straccio abbandonato. La pulsazione impassibile e feroce di uno sguardo che chiede e cerca. Ultima estensione di una mente tradita, tenuta in ostaggio da inappellabile stasi. Un corpo segno, bloccato in un tempo di morte che rallenta l’anima. E una battaglia, per la libertà del pensiero al di là della soglia ingrigita di una convenzione sociale inumana, che censura e doppiamente uccide.
L’Associazione Culturale “Teatri&Culture” in collaborazione con l’Associazione Culturale “Ticto” e con il sostegno dell’Associazione “Luca Coscioni” e di Castelvecchi Editore presentano Ocean Terminal, dal romanzo omonimo di Piergiorgio Welby, pubblicato postumo e curato da Francesco Lioce. Portata in scena con spirito militante dall’esperto Emanuele Vezzoli, Ocean Terminal è l’oper-azione di un teatro “necessario”. Che vede materializzate, stratificate e trasversalmente illuminate, le ansie dell’intellettuale brillante ed eclettico beffato dalla vita e imprigionato in un corpo-carcere; le memorie di una generazione filtrate dalla prospettiva allucinante e sincera, disarmante e corrosiva della malattia fisica quale veicolo di altra co(no)scienza; e insieme i pregiudizi, le tensioni e i terrori di una contemporaneità che ottusa respinge (la scelta de) la morte e ha bisogno di ri-conoscerne l’inevitabile agguato, l’oltraggioso passaggio. Vezzoli riscrive fedele e creativo la fertile immaginazione di Welby, ne ripercorre l’irripetibile viaggio-limbo, cogliendo lieve e icastico i ritratti, le sensazioni, i liberi aggrumati potenti messaggi dell’artista, rappresentandoli nella loro emersione anarchica dalla pagina alle tavole dell’esistenza amara e grottesca.
Costruendo le tappe dell’originale flusso di coscienza partorito dall’ondivaga cinetica mente di Welby, Vezzoli rispetta un delicato e desiderato “obbligo morale”, ne cattura e riporta l’ironica e acuta registrazione della realtà, attuando una sottile critica della nostra società. Che si dipana simultanea ad una simbolica corrente di ricordi, dall’infanzia cattolica segnata dalla precoce consapevolezza della malattia/sentenza, al momento hippy, dalla tossicodipendenza al cielo di Roma spiato dalla stanza immobile. Elegia incantevole, struggente e impietosa della vita, Ocean Terminal lancia frecce acuminate e dolorosamente attuali nello stantio e ipocrita dibattito italiano sull’eutanasia, ferendo la superficie cicatriziale di un’opinione pubblica appiattita, “malata” d’indifferenza.
TITOLO E CAST
Ocean terminal
Dal romanzo omonimo di Piergiorgio Welby (Castelvecchi Editore)
Con Emanuele Vezzoli
adattamento drammaturgico Francesco Lioce e Luca Morricone
scene e costumi Helena Calvarese
movimenti scenici Gabriella Borni
produzione esecutiva Alessandro Tartaglia Polcini
consulenza tecnica Gennaro Paraggio
disegno luci Marco Zara
contributi audiovisivi Francesco Andreotti e Livia Giunti
foto di scena Luigi Catalano
direzione organizzativa e distribuzione Carlo Dilonardo
direzione artistica Giorgio Taffon
regia Emanuele Vezzoli
LUOGO E INFORMAZIONI
Teatro Domus Talenti
Via delle quattro fontane, 113 – Roma
3 e 4 maggio, h. 20.45
Ingressi: Intero 16,00 € – Ridotto 12,00 € (over 65 e studenti)
Info e Prenotazioni Cell. (+39) 392.1505171
http://oceanterminal.blogspot.it/
Ufficio Stampa: Monica Soldano
Cell. 345/2127034 – E-mail: stampaocean@yahoo.it
di Sarah Panatta