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Gigi Proietti: la comicità al servizio della professione

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Gigi Proietti: la comicità al servizio della professione

Gigi_ProiettiAspetto rassicurante, sorriso smagliante, barba incolta e tanto buonumore sono i tratti che caratterizzano Gigi Proietti. Nato a Roma il 2 novembre del 1940, scopre la sua vena artistica già durante i primi anni universitari.

Mentre si dedica agli studi di giurisprudenza, si esibisce con la chitarra nei locali notturni della capitale e si divide tra il teatro, il cabaret, il gruppo di avanguardia 101, il cinema e la televisione. I primi successi arrivano nel 1968 quando sostituisce Domenico Modugno nello spettacolo di Garinei e Giovannini “Alleluia Brava Gente”, accanto a Renato Rascel. La sua comicità, i suoi spettacoli-fiume, i suoi personaggi, le sue macchiette “petroliniane”, e ancora gli scioglilingua, le canzoni, le parodie, le barzellette mimate, rendono Gigi Proietti un inimitabile maestro del teatro. Nel 1976 nasce “A me gli occhi, please”, lo spettacolo-cult che ha reso popolare l’attore. Inaugura un nuovo modo di fare teatro, legato essenzialmente alla memoria dell’attore, di cui porta in scena lo smarrimento in un momento in cui spadroneggiava il teatro di regia, trasferendo consapevolmente alcuni modi del teatro d’avanguardia in quello cosiddetto “leggero”, sforzandosi inoltre di “fare” politica invece di parlarne soltanto divulgando idee e letteratura, il tutto a prezzi popolari. Diventa inevitabile citare uno dei suoi maggiori successi televisivi, “Il Maresciallo Rocca”, la fiction che ha accompagnato la carriera dell’artista dal 1996 al 2008 sul piccolo schermo. Come tutti i grandi comici, anche Gigi nasconde un velo di tristezza ed insoddisfazione, facilmente captabile dalla lettura di un suo memoriale pubblicato sul web: “Mi dicevo: mi diverto e mi pagano pure. È una pacchia. Ma non sapevo ancora quanta fatica costasse davvero questo mestiere, non conoscevo ancora l’ansia dei momenti alterni, il dispiacere per la stroncatura dei critici. Negli anni seguenti avrei sperimentato anche le asprezze di una vita che non è tutta agi e comodità”. Uno dei momenti più difficile è sicuramente stato il licenziamento dal ruolo di direttore artistico del Teatro Brancaccio. Dopo anni di onorata carriera, l’attore è stato sostituito da Maurizio Costanzo senza preavviso alcuno ed è stato coinvolto in una querelle durata diversi mesi. Oggi Gigi continua a seminare successi nei teatri nazionali, regalando sorrisi ad un pubblico devoto all’arte ed al carisma proprio ad un animale da palcoscenico. Il 13 Maggio  scorso è tornato in scena al Teatro Sistina, suo habitat naturale, con lo spettacolo “Di nuovo buonasera” che ha richiamato decine di migliaia di spettatori dal suo esordio.

di Pamela Mariano

Svevo Ruggeri
Svevo Ruggeri
Direttore, Editore e Proprietario di Eclipse Magazine