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La storia di due travestiti della Napoli degli anni ‘70

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La storia di due travestiti della Napoli degli anni ‘70

Dramma della solitudine e della paura di due uomini diversi

Per la terza volta consecutiva andrà in scena “Le cinque rose di Jennifer” di Annibale Ruccello. Il dramma sarà rappresentato presso il Teatro dell’Orologio di Roma, dal 19 ottobre al 6 novembre, dagli attori Leandro Amato e Fabio Pasquini, con la regia di Agostino Marfella. È un omaggio all’autore nel suo 25° anniversario dalla morte. Annibale Ruccello, commediografo di grido, attore e regista di Castellamare di Stabia scrive un dramma della solitudine e della paura, ambientato nel quartiere dei travestiti della periferia di Napoli degli anni ‘70. L’opera rappresenta la storia di Jennifer (Leandro Amato) ed Anna (Fabio Pasquini). “Jennifer” è un travestito malinconico, sensibile e romantico che vive in un monolocale a Napoli. E’ terrorizzato dal serial killer che miete vittime nel suo quartiere, per questo non esce di casa. Altro motivo che lo tiene confinato nella sua stanza è l’attesa per la telefonata di Franco, ingegnere di Genova, con il quale ha intrapreso una relazione. Il caso vuole che il telefono di Jennifer intercetti tutte le chiamate del quartiere, per un guasto tecnico. Per questo a casa sua arriva Anna, altro travestito, e i due iniziano a parlare. Jennifer racconta ad Anna della sua famiglia e di Franco e Anna delle sue disgrazie e del rapporto speciale che ha con la sua gattina Rosinella. la padrona di casa riceve una chiamata e liquida rapidamente l’interlocutore, per poi chiedersi se la telefonata fosse per la sua ospite. A questo punto il colpo di scena: Anna ritorna disperata per la morte della sua Rosinella, uccisa dal maniaco, mentre Jennifer attende ansiosa la telefonata. a questo punto l’autore lascia aperto l’epilogo della sua opera. Agostino Marfella racchiude bene con queste parole il dramma napoletano: “Ritengo che Le cinque rose di Jennifer, testo cult di Annibale Ruccello (1980), con il tempo e le diverse edizioni, abbia acquisito uno spessore stilistico che gli ha conferito il valore di un piccolo classico del teatro contemporaneo”.

 TEATRO DELL’OROLOGIO – SALA GRANDE

Via de’ Filippini, 17/a
Prenotazioni allo 06 9784 0472
Orario spettacoli:
dal martedì al sabato alle 21,15 – la domenica alle 17,30

di Rosanna Angiulli