Il doppio per antonomasia nell’intrigante, scioccante pièce di Francesco Randazzo, fino al 23 ottobre all’Orologio di Roma
«Questa è la mia epoca. Sono perfettamente inserito. A mio agio. Mi sento normale» (H).
«Ho sbagliato. Non dovevo liberarti. Io non sono come te» (J).
Scene dalla più celebre, inquietante, simbolica “scissione” di tutti i tempi. La schizofrenia fuori dai lettini di Freud, dentro il cuore borghese di una città ipocrita, servile, prepotente, malsana. La pluralità (pre)pirandelliana più oltraggiosa, criminale. Al Teatro dell’Orologio di Roma va in scena J & H, Doppelgänger Suite.Variazioni su R. L. Stevenson, per la regia di Francesco Randazzo, fino al 23 ottobre. “Doppelgänger” è il doppio malvagio, perverso di ciascuna persona. Un secondo Io fuorviante che elargisce sibillino consigli all’altro sé oppure instilla idee sconvolgenti nella mente delle sue vittime, provocando loro confusione, perseguitandole senza tregua, divenendo la loro condanna. J e H sono “il” doppio. Dal genio allucinatorio e allucinato, spesso servito da droghe, di R.L. Stevenson alle tavole del palcoscenico si materializzano i mostri della modernità. J è un eccellente chirurgo, pervaso da sentimenti pii, talvolta eccessivamente retti, ma che interiormente sente il tumulto di forze oscure, l’angosciante ambizione di una rivalsa che lo scava, lo tormenta come un deturpante peccato originale. H è la metà nera, che si libera grazie a pastiglie psicotrope, atte a sollevare J dall’inquietudine ma che accentuano il realtà il dissidio. H, essere ferino e disinibito, privo di legacci morali e sociali, svincola le remore della coscienza di J, azzanna, uccide, stupra, con facilità e leggerezza, sicuro di sé. Ma l’“incontro” tra le due metà è l’inizio di un cortocircuito mentale, un duello spietato e ambiguo tra le facce opposte eppure affini dell’essere umano. Mentre H evolve e si perfeziona J soccombe disorientato, inghiottito dal male seducente e devastante. Il buio sorge.
«…è il tempo del nero caos».
TITOLO E CAST
J & H
Doppelgänger Suite
Variazioni su R. L. Stevenson
di Francesco Randazzo
con Walter Da Pozzo (H) e Francesco Randazzo (J)
musiche a cura e di Calogero Giallanza
coreografie Rossana Veracierta
spazio scenico e regia Francesco Randazzo
LUOGO E INFORMAZIONI
TEATRO DELL’OROLOGIO – SALA GASSMAN
Via de’ filippini, 17/a – Roma
Tel. 06.6875550
Fino al 23 ottobre
Tutte le sere h. 20.00 – domenica ore 18.30 – lunedì riposo
Ingresso: € 10,00 / 8,00 – incentive € 1,00 – tessera associativa teatro € 2,00
video promo
sito spettacolo
http://www.jehdoppelgangersuite.tk/
di Sarah Panatta