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Wind Music Awards 2013: da “Italia Loves Emilia” a Italia Loves Roma

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Wind Music Awards 2013: da “Italia Loves Emilia” a Italia Loves Roma

Wind Music Awards 2013Il freddo e l’umidità di un Foro Italico sold out non hanno fermato la passione per la musica

Wind Music Awards, sold out, tutto esaurito tranne la voglia di musica, specialmente quella italiana. Tre ore di musica che scorrono via veloci, piacevoli, tra risate e orecchie allietate. Con la simpatia di Vanessa Incontrada e Carlo Conti, anche loro premiati. Ottengono il riconoscimento, ma non sono presenti: Franco Battiato, Adriano Celentano, Jovanotti, Andrea Bocelli, Cesare Cremonini.

Apre l’anteprima, tutta dedicata a “Italia Loves Emilia”, Claudio Baglioni; poi sale sul palco l’ideatore del progetto “Italia Loves Emilia”: Luciano Ligabue; a seguire un collegamento con Mirandola (Bo), per vedere quello che è stato fatto da allora, dalla rappresentanza presente un ringraziamento agli artisti: “Non ci siamo sentiti abbandonati con quel concerto e neppure successivamente”. “Però, dopo l’emozione del concerto servono i fatti”, commenta Fiorella Mannoia.

Apre la diretta dal Foro Italico di Roma Renato Zero.

E via con la consegna dei premi. Wind Music Award a Gianna Nannini, che si esibisce in “Indimenticabile” per l’album “Inno”. Dedica il premio “alla casa discografica che dovrebbe investire su gente nuova”. “Sì, purché su musica originale. Diciamo no alla pirateria che uccide la musica, altrimenti tra qualche anno non potremo essere ancora qui a presentare questi eventi”, è l’appello di Carlo Conti.

Doppio Wind Music Awards per Eros Ramazzotti che torna a Roma, “la sua città”, offrendo al pubblico l’esecuzione di “Un angelo disteso al sole”. Appuntamento coi suoi fans per il 21 giugno allo Stadio Olimpico per un concerto live che si preannuncia un successone, per una star tutta italiana, ma internazionalissima, che ha venduto 60 milioni di dischi in tutto il mondo. “L’anno scorso ho presentato il mio CD a Cinecittà, ma sono sempre emozionato”, commenta Eros, che è doppio Wind Music Awards per l’album “Noi” e per il singolo “Un angelo disteso al sole”, premi consegnatigli dall’amico Biagio Antonacci (che ritroveremo poco dopo sul palco ndr), “onorato di consegnarlo al mio fratello Eros”.

Conti, prima di proseguire quest’avventura musicale tra gli ultimi più grandi successi della musica italiana, vuole ricordare tutti gli artisti che ci hanno lasciato: Franco Califano, Little Tony, Franca Rame, Enzo Iannacci.

Poi si continua coi Modà. Doppio Wind Music Award per il singolo “Gioia” e l’album, con cui ringrazia tutto il pubblico venuti alle tappe del tour, che continuerà il 5 ottobre da Torino, ma toccherà anche l’Arena di Verona e Salerno.

Wind Music Awards per una canzone che, in 18 Paesi è stata protagonista ai primi posti delle classifiche durante l’anno, “Il pulcino Pio”: “La dimostrazione che con la musica si può emozionare, ma anche sorridere”, soprattutto per i bambini.

A seguire sul palco sale il vincitore di Sanremo, Marco Mengoni con “Pronto a correre”. Wind Music Awards: per il singolo “l’Essenziale” e per l’Album “Pronto a correre”, dedicato alla band.

Poi un altro giovane, il campione uscente del talent di Maria de Filippi, Moreno; a meno di 24 ore dalla vittoria alla dodicesima edizione di “Amici” è disco d’oro con “Stecca”.

Emma con “Amami” sale sul palco, quasi a seguire il suo “alunno”, una sorta di pargolo prediletto che vuole continuare a proteggere (Marco sarà geloso?), per cui ha mostrato molta simpatia e preferenza durante la trasmissione di Maria de Filippi. Nonostante la concorrenza con Canale 5, si trova in prima serata su Rai Uno. Sicuramente ai Wind Music Awards vince anche “Amici”.

Ci vediamo di anno in anno ai Winds”, commenta Incontrada. “Fortunatamente sì”, risponde Emma: “Devo battezzare la mia nuova band”. Una canzone nata in una notte di insonnia rivelano i presentatori. Doppio Wind Music Awards per l’album “Schiena” e per il singolo “Amami”.

Quasi il prosieguo di una storia d’amore, ad “Amami”, si risponde con “Insieme finire” di Biagio Antonacci. “Un amico, che piace molto alle donne: bello, simpatico e un grande artista”, lo definisce Vanessa Incontrada. Dedicato “A questo mondo meraviglioso che è la musica italiana”. Un premio consegnatogli dal regista Giuseppe Tornatore, che rivela che qualche anno fa lo chiamò per un provino: gli diede una parte e la studiò. “Uno dei più grandi registi, grazie –replica Antonacci- per le cose che fai e che farai, sono cose straordinarie che arrivano, mi hai chiamato ed ero in tournée”; Wind Music Wards per l’album “Sapessi dire no”. E non dirà di no neppure a Tornatore: non esclude in futuro di potergli “regalare” un film.

Anche Renato Zero è Wind Music Award; lo ritroviamo sul palco dopo l’apertura di serata che esordisce così: “Renato c’è, vi darò tormento per i prossimi 50 anni. Va in crisi chi vuole andare in crisi e non vuole mettere in campo le proprie risorse. Preparatevi perché ho sempre delle risorse, non fatevi mai cogliere impreparati. Al Palalottomatica mi hanno quasi adottato. Durante le date dei concerti siamo stati insieme oltre 3 ore a sera; sono stato costretto anche ad allargare il calendario: a Milano, a  Torino, al Sud d’Italia. Raccomando ai miei colleghi di andare al Sud: aiutate chi ha più bisogno”. Ed è standing ovation. Consegnato dalla collega ed amica Loredana Berté, che ottiene Wind Music Award, voluto da pubblico e colleghi.

Ed in uno Foro Italico gremito non poteva mancare “Un appaluso per le forze dell’ordine che ci proteggono e troppo spesso, rischiano la vita per noi”, ricorda Carlo Conti.

A questo punto, con più sicurezza, si può continuare il cammino attraverso questa immersione nel mondo della musica italiana con “Mille passi”, di Chiara feat Fiorella Mannoia. “Duetto che ho fatto con piacere perché è una delle voci più belle italiane, è voce versatile: può cantare di tutto”, spiega Fiorella Mannoia, che ha tradotto il testo dallo spagnolo, che è Wind Music Award per “Due respiri”.

Non solo musica, ma anche l’intrattenimento di un Rosario Fiorello scatenato.

Si prosegue coi Negramaro che cantano “Una storia semplice”; e quella della musica “non è una storia facile” (come cita la canzone), tormento esaltato dagli effetti rapsodici delle luci sul palco che sembrano avvolgere e travolgere tra le parole di Giuliano, la voce del gruppo che, proprio ai Wind Music Awards ha visto sanciti gli esordi dei suoi successi. Ed è ancora Wind Music Award per loro.

Il disco più venduto nel mondo, l’artista più trasmesso, 6 volte disco di platino”. Chi se non Tiziano Ferro? “Se state per consegnarmi questo premio, molto lo devo a Roma”, afferma un Ferro visibilmente commosso. “Emozionatissimo”, esclama un’Incontrada quasi sorpresa dalla grande umanità che dipinge il volto del talento di Latina. Del resto, replica Carlo Conti: “ha sempre mostrato grande professionalità, lavorando con impegno, con il cuore; le cose si fanno in gruppo, vince sempre la squadra”, anche dopo 12 anni di carriera. Poi passa a raccontare il suo sogno di fare il produttore; della collaborazione in corso con Alessandra Amoroso: “finiremo un disco che uscirà a settembre; dimostrerà di essere diventata un’Alessandra matura, pronta a crescere, una piccola donna, sono sicuro che se ne sentirà parlare”. “Il prossimo anno vorrei fare – rivela ed anticipa- un progetto di celebrazione di tutte le cose che ho fatto: non una raccolta, qualcosa di più”. Poi lascia spazio sul palco alla sua nuova “compagna artistica”, Baby K, che gli consegna il premio, prima di cantare “Non cambierò mai”. “La vedete così bella e sicura, ma vi assicuro che è timidissima, molto emozionata, dobbiamo fare un duetto in spagnolo”. Da “Una storia semplice” dei Negramaro, passiamo al Wind Music Award per l’album “L’amore è una cosa semplice” di Tiziano Ferro.

Premio speciale a Corrado Guzzanti per “Aniene due”; per “farci sorridere e riflettere su pregi e difetti del nostro Paese”, è la motivazione. Consegnato da Tiziano Ferro, suo fan. “Il più bravo attore che abbiamo in Italia: grazie per averci fatto ridere e pensare”, commenta il cantante di Latina.

E si riflette ancora anche con Francesco De Gregori; “il futuro è dovere”, frase della canzone che evidenzia come il futuro sia un messaggio di speranza, ma anche un dovere. Occorre darsi da fare. “Sulla strada”, è Wind Music Award per il suo album che non poteva mancare in questo percorso, viaggio attraverso la musica, sulla strada dei più grandi successi italiani.

Che non può che continuare con Antonello Venditti e la storica “Notte prima degli esami” a pochi giorni dal periodo in cui molto allievi sosterranno gli esami. “Canzoni che non hanno tempo, la forza della musica di Antonello è inarrestabile”, commenta Carlo Conti.

Non c’è musica senza ballo. Pronti a far scatenare il pubblico del Foro Italico i Club Dogo con “Chissenefrega”, che sembrano dire alla folla di non trattenersi e farsi trascinare dal ritmo del loro rap, per stare “lontano dallo stress”, che si prepara ad essere il tormentone dell’estate: chi non ha questo stornello nella testa? Esce l’album il 4 giugno e loro sono pronti “a spaccare”. Doppio Wind Music Awards per il singolo e per l’album.

Dal rap al soul di “Una voce molto profonda, internazionale”: quella di Mario Biondi; profonda come la sua canzone “Deep Space”. Wind Music Award per l’album “Sun”.

Ed a illuminare il palco non è il sole, vista l’ora tarda e il maltempo nonostante il quale il pubblico resiste, ma la voce “fresca” di un nuovo talento, quello della vincitrice di “The Voice”: Elhaida Dani. Rivelando la sua ammirazione per Riccardo Cocciante e per il brano “Adagio”, lascia il palco allo storico ed evergreen Massimo Ranieri, che regala “Perdere l’amore” agli spettatori, prima di ritirare il premio.

Dalle colonne portanti della musica italiana a un altro giovane emergente, esordiente e internazionale, già un successo in Italia e autore della colonna sonora di questi Wind Music Awards: “Pompeii” dei Bastille. Disco di platino in Italia.

Ritorniamo alla musica italiana. Con un artista “molto amato dagli italiani, una persona simpatica e genuina”: Max Pezzali. Canta “L’Universo tranne noi” dell’album “Max 20”: “Sono –spiega Pezzali- 14 duetti cantati con amici ed ospiti + 5 canzoni inedite. Un regalo dei miei amici per festeggiare i 20 anni degli 883”, che gli dona anche quello di ottenere un Wind Music Award.

Si torna alla musica internazionale, un artista che suona sei strumenti, direttamente dall’Inghilterra: Jamie Cullum che si esibisce in “You are not the only one”.

Più unica che rara, invece, una voce particolare, quella che sale dopo sul palco. “Amata dal pubblico e dalla critica, cantautrice straordinaria”, dal timbro inconfondibile con cui regala sfumature inedite al pubblico: Malika Ayane. E la sua simpatica cover: “Cosa hai messo nel caffè”, che ci vorrebbe per riscaldare il pubblico. Premio per il cd oro per “Ricreazione”, una tregua e un momento di pausa dallo stress che regala la voce calda di Malika Ayane.

Per scaldarsi da un freddo sempre più pungente (in tema di umidità il Foro Italico non perdona), però, arriva Fabri Fibra. Fedez si esibisce in una sorta di inno un po’ suis generis: “Alfonso Signorini eroe nazionale”, con cui sono molto amici. Wind Music Award per “L’arte di accontentare”, ma “non accontentarti mai”, lo esorta Carlo Conti.

Poi, un altro successo sanremese con “Sotto casa”, di Max Gazzè. “È un invito al dialogo, alle aperture delle porte; oggi che abbiamo tante chiusure è bene che si vedano le aperture in politica, in religione, nella musica”, spiega il cantante. Wind Music Award per “Sotto casa”. E sotto il palco, ma in ogni parte del Foro Italico, un pubblico saltante.

Troublemaker”, di Olly Murs, travolge il pubblico con il suo testo, che è un viaggio nella mente di questo innamorato tormentato. Nessun dubbio invece nell’assegnargli il Wind Music Award, per quello che sarà, ma già è, un successo dell’estate.

E dopo una menzione meritata e un ringraziamento per i tecnici dietro le quinte, nell’epoca di Internet e a proposito di musica non poteva mancare il Wind Music Award Next Generation per Renzo Rubino col brano “Pop”.

Un ringraziamento al pubblico, “il dodicesimo uomo in campo” di questa serata dice Conti, e poi l’ultimo video del brano di Eros RamazzottiL’estasi”.

di Barbara Conti