“Come doveva finire” esplora, con le forme del giallo, un mondo adolescenziale oscuro e inquietante

Ha tutta l’aria del libro che potrebbe diventare un film, il nuovo romanzo del giornalista Alberto Gentili.

Perché dietro all’apparente struttura del giallo (la storia si dipana da un omicidio), nasconde tematiche complesse e non meno misteriose, legate al mondo poco conosciuto degli adolescenti.

Adolescenti in una Roma borghese e indifferente, in cui l’apparente normalità di una vita da studenti nasconde un inimmaginabile retroscena in cui dominano le quattro “s”: soldi, sesso, sostanze e social network.

Di giorno a scuola e il pomeriggio al Peter Pan, nota discoteca dove si consuma la giovinezza tutt’altro che spensierata dei ragazzi che popolano il libro e dove si consuma l’omicidio da cui prende inizio la narrazione.

Chat, il buttafuori della discoteca, viene ritrovato con la testa fracassata.

Intorno a questo assassinio si muove la ricerca di verità del commissario Cappa e quella, non meno urgente e accorata, di Alessia, madre di Anna, una delle più giovani e carine ragazze che affollano il Peter Pan.

Due investigatori molto umani, mossi dalla voglia di comprendere non solo la dinamica del singolo fatto, ma le ragioni dell’ universo adolescenziale a tratti impenetrabile, fatto di sogni, delusioni, riti, prepotenze e desideri inconfessabili, spesso trasferiti in vite parallele.

L’indagine , ricca di suspense e di sorprese, si addentra in un mondo oscuro pur se sotto gli occhi di tutti e porta a ricostruire quel labirinto di disagio esistenziale nascosto dietro a un’asettica notizia di cronaca nera.

Romanzo non banale, intenso e coinvolgente, che compie illumina con maestria alcune zone d’ombra dell’adolescenza che rimangono inesplorate, spesso con la complicità assente e colpevole degli adulti.

Titolo: Come doveva finire

Autore: Alberto Gentili

Editore: Garzanti, collana “Narratori Moderni”

Pagine: 390

Prezzo: € 18,60

Alberto Gentili (Roma, 1961) è giornalista del «Messaggero» e in passato ha collaborato con la RAI e «L’Espresso», seguendo i grandi fatti di cronaca nazionale e internazionale degli ultimi anni. Attualmente è responsabile del servizio politico parlamentare. Ha pubblicato con Garzanti, un altro romanzo “Liberami amore”

di Angelina Di Fronzo