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Torino Film Fest: la kermesse compie 30 anni

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Torino Film Fest: la kermesse compie 30 anni

torino film festival 2012Fucina dei film più premiati agli Oscar, Loach rifiuta il Gran Premio Torino

Il Torino Film Fest compie trent’anni. La fama, l’attesa e l’affluenza, però, sono quelle di sempre. Quest’anno, però, il 30° Torino Film Festival, purtroppo, sarà segnato dall’improvvisa scomparsa, a causa di un incidente automobilistico, del 76enne cineasta giapponese, Koji Wakamatsu atteso alla prossima edizione del Torino Film Festival per l’anteprima nazionale del suo penultimo film 11.25 Jiketsu no Hi: Mishima Yukio to Wakamonotachi (11.25 The Day He Chose His Own Fate), in programmazione in occasione del trentennale.

Ad inaugurare la kermesse, nella giornata di apertura del 23 novembre, all’Auditorium “Giovanni Agnelli”, era stato il film “Quartet” (UK, 2012, DCP, 95’) di Dustin Hoffman con: Maggie Smith, Tom Courtenay, Billy Connelly, Pauline Collins e Michael Gambon. Madrina della serata Claudia Gerini. A chiudere, il 1° dicembre, presso il Multisala Reposi, sarà “Ginger & Rosa” (UK, 2012, DCP, 89’) di Sally Potter con Elle Fanning, Alice Englert, Alessandro Nivola, Annette Benning e Oliver Platt. Madrina della serata Ambra Angiolini. Anticipazioni giusto per far capire l’elevato livello, anche in quest’edizione, della manifestazione. Alta l’attesa per l’assegnazione del Gran Premio Torino. Per il momento resta confermato quello ad Ettore Scola, maestro dell’affresco culturale e sociale italiano, che sarà a Torino per ricevere il premio. Scola esordisce nella regia nel 1964 con il film a episodi Se permettete parliamo di donne (proiettato nel corso della prima edizione del TFF – allora Festival Cinema Giovani – all’interno della retrospettiva “Il cinema italiano che oggi ha vent’anni. Opere prime 1958-1967”) e si afferma tra i pilastri della commedia all’italiana con La congiuntura, Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa?, Dramma della gelosia, Il commissario Pepe, La più bella serata della mia vita, fino al suo film più noto: C’eravamo tanto amati (1974).

Forfait per il Gran Premio Torino di Ken Loach, che non sarà presente alla kermesse, come previsto, per quella che sarebbe stata l’anteprima italiana di “La parte degli angeli”. Egli ha rifiutato il premio con questa motivazione: “A Torino sono stati esternalizzati alla Cooperativa Rear i servizi di pulizia e sicurezza del Museo Nazionale del Cinema (MNC). Dopo un taglio degli stipendi i lavoratori hanno denunciato intimidazioni e maltrattamenti. Diverse persone sono state licenziate. I lavoratori più malpagati, quelli più vulnerabili, hanno quindi perso il posto di lavoro per essersi opposti a un taglio salariale. L’organizzazione che appalta i servizi non può chiudere gli occhi, ma deve assumersi la responsabilità delle persone che lavorano per lei, anche se queste sono impiegate da una ditta esterna. Mi aspetterei che il Museo, in questo caso, dialogasse con i lavoratori e i loro sindacati, garantisse la riassunzione dei lavoratori licenziati e ripensasse la propria politica di esternalizzazione. Non è giusto che i più poveri debbano pagare il prezzo di una crisi economica di cui non sono responsabili. Abbiamo realizzato un film dedicato proprio a questo argomento, «Bread and Roses». Come potrei non rispondere a una richiesta di solidarietà da parte di lavoratori che sono stati licenziati per essersi battuti per i propri diritti? Accettare il premio e limitarmi a qualche commento critico sarebbe un comportamento debole e ipocrita. Non possiamo dire una cosa sullo schermo e poi tradirla con le nostre azioni. Per questo motivo, seppure con grande tristezza, mi trovo costretto a rifiutare il premio”.

TFF rigorosamente caratterizzato dal manifesto firmato da A Torino sono stati esternalizzati alla Cooperativa Rear i servizi di pulizia e sicurezza del Museo Nazionale del Cinema (MNC). Dopo un taglio degli stipendi i lavoratori hanno denunciato intimidazioni e maltrattamenti. Diverse persone sono state licenziate. I lavoratori più malpagati, quelli più vulnerabili, hanno quindi perso il posto di lavoro per essersi opposti a un taglio salariale. A Torino sono stati esternalizzati alla Cooperativa Rear i servizi di pulizia e sicurezza del Museo Nazionale del Cinema (MNC). Dopo un taglio degli stipendi i lavoratori hanno denunciato intimidazioni e maltrattamenti. Diverse persone sono state licenziate. I lavoratori più malpagati, quelli più vulnerabili, hanno quindi perso il posto di lavoro per essersi opposti a un taglio salarialeA Torino sono stati esternalizzati alla Cooperativa Rear i servizi di pulizia e sicurezza del Museo Nazionale del Cinema (MNC). Dopo un taglio degli stipendi i lavoratori hanno denunciato intimidazioni e maltrattamenti. Diverse persone sono state licenziate. I lavoratori più malpagati, quelli più vulnerabili, hanno quindi perso il posto di lavoro per essersi opposti a un taglio salariFrancesco Tullio Altan, noto disegnatore e autore satirico. Altan è storicamente vicino al Torino Film Festival, che dal 1996 attribuisce proprio il Premio Cipputi (uno dei numerosi riconoscimenti assegnati durante la kermesse) al miglior film sul mondo del lavoro. Anche quest’anno Altan ne presiederà la giuria. Sarà, invece, il regista e scrittore Paolo Sorrentino a presiedere la giuria del Concorso Internazionale Lungometraggi del 30° Torino Film Festival. Per concludere anticipiamo solamente che la retrospettiva della trentesima edizione del Torino Film Festival, sarà dedicata a Joseph Losey, considerato uno dei maggiori autori cinematografici “europei” degli anni 60 e 70, un maestro dello scavo psicologico, sociale ed esistenziale alla pari di Bergman e Antonioni, ha esordito nel lungometraggio nel 1948 con Il ragazzo dai capelli verdi e ha raggiunto la consacrazione nel 1963 con Il servo, capolavoro ambiguo e oscuro sulle relazioni tra classi, sessi e caratteri, scritto da Harold Pinter. Curata da Emanuela Martini, la retrospettiva presenterà i 37 lungometraggi e cortometraggi diretti dall’autore e sarà corredata da un volume di saggi e testimonianze edito dal Castoro.

di Barbara Conti