Una vita tranquilla, parte seconda? Dell’amore e di altri demoni secondo Claudio Cupellini, coproduzione italo francese, con Elio Germano
Fausto e Nadine, andata senza ritorno, amore loop, se mi lasci non ti cancello. Urban western romantico – nel senso letterario e retorico del termine – a tinte (o)scure, pulp fiction dell’emotività carnale e carnivora dei sensi schiavi di una ragione disarcionata dal sentimento-sesso-shock. Amarsi a Parigi, prima in una camera cinque stelle plus-proibita, quindi oltre le sbarre, e infine-senza fine negli intervalli degli intervalli, tra feste vip, soldi involati, locali inaugurati, lupi bizzarri, incidenti karmici, castelli sulle acque, omicidi in cool blood.
Sulla falsa riga sofisticata del suo esordio folgorante sommesso e tetramente ambiguo Una vita tranquilla, con il poco tranquillo doppio Toni Servillo, il regista-sceneggiatore Claudio Cupellini tenta la sua prima opera de-genere, combinando l’adrenalina pop della serie Gomorra, da lui plasmata insieme a Stefano Sollima e Francesca Comencini, e la molle velleità soap delle sue “lezioni di cioccolato”.
Arriva Alaska, thriller drammatico alla Bonnie and Clyde dove i sogni donchisciotteschi diventano sangue, miseria e compromesso e la ricerca della felicità il prezzo di una gabbia/gabbio dai due ai sei anni. Selezione Ufficiale alla Festa del Cinema di Roma 2015, il film di Cupellini elegge suo re mida ex coatto ed elettrico il sempre eclettico Elio Germano, nella sua parabola da novello Romeo in bolletta tra precariato colpi di fortuna e destini incrociati. Preso nel mezzo della sua solitudine da “diverso”, mentre sulla terrazza dell’hotel soffia il vento alchemico di un’unione impossibile quanto inevitabile. Cameriere immigrato chiede sigaretta a esile selvatica ventenne francese, modella per caso, lui “pinguino” lei costume da sfilata, improbabili ma già eterni, chiusi nel loro ring di passione scelleratamente pura. Lei farà carriera scatto dopo scatto, lui sconterà carcere duro per difendere lei. Lui farà carriera manager in un locale alla moda, previo inganno finanziario, lei starà ferma un giro, stampelle e tradimento alla mano. Lui incontrerà l’ereditiera perfetta, lei si limiterà a servire ai tavoli di un barista trafficante. Chi aspetterà chi? Droga ossessione salvezza. Gioco dei rovesciamenti classico quanto ridondante, Alaska racconta l’utopia lorda, illogica, eppure palpabile di due cuori nella tormenta dell’espatrio, mentale e insieme fisico, riproducendolo nel suo meccanismo scenico barocco televisivo e ripetuto. L’america? L’Alaska…
CAST
Regia di Claudio Cupellini
Con Elio Germano, Astrid Berges-Frisbey, Valerio Binasco, Marco D’Amore, Elena Radonicich, Roschdy Zem, Paolo Pierobon, Pino Colizzi, Antoine Oppenheim
Sceneggiatura di Claudio Cupellini, Filippo Gravino,Guido Iuculano
Fotografia Gergely Pohárnok
Montaggio Giuseppe Trepiccione
Produzione Indiana Production Company, con Rai Cinema in coproduzione con la francese 247 Films
Distribuzione 01 Distribution
Ita 2015
di Sarah Panatta