Ultimo giorno di retrospettiva alla casa del cinema: omaggio a Nino Manfredi

Protagonista della quarta giornata alla Casa del Cinema per la retrospettiva “Noi Ridevamo”, Nino Manfredi. Anche per il grande attore romano, uno dei più grandi interpreti dell’era più fortunata del nostro cinema, protagonista di capolavori assoluti come C’eravamo tanto amati, Per grazia ricevuta, In nome del Papa Re, Pane e cioccolata, si è svolto un incontro, questa volta curato da Ugo G. Caruso, con colleghi, amici e familiari, i quali hanno ripercorso le tappe più importanti della sua carriera. L’omaggio è iniziato alle ore 16:00 con la proiezione de I giocatori, versione televisiva dell’atto unico di Nikolaj Gogol’, con un Manfredi giovanissimo. La giornata è proseguita poi con Le avventure di Pinocchio, lo splendido sceneggiato televisivo di Luigi Comencini del 1972, record di ascolti del tempo, adattamento del romanzo di Collodi, dove Manfredi regala una sensibile e strepitosa interpretazione di Geppetto. La serata ha avuto inizio con un programma datato 1976 intitolato La coppia dei campioni, con protagonisti Paolo Panelli e Nino Manfredi, quest’ultimo nelle vesti del barista di Ceccano, personaggio portato al successo nella “Canzonissima” del 1959, con l’ambizione di diventare attore e di vincere la lotteria, ed è proseguita con la visione di un episodio di Un commissario a Roma, serie televisiva del 1993 che ha dato inizio all’ultima fase della carriera di Manfredi, molta più tv che cinema dal ’93 in poi, che qui interpreta il commissario Franco Amidei, tipo bonario e paziente, quasi vicino alla pensione, ma che non rinuncia ad andare contro le regole per risolvere i casi più complicati. Una serie televisiva quasi fatta in casa visto che dietro la macchina da presa c’era Luca Manfredi, mentre nel cast configurava Roberta Manfredi, entrambi figli di Nino. Prima di andare via, il pubblico presente in sala ha potuto gustarsi anche una serie di “Caroselli”, come ad esempio quelli della serie “Philco”, in cui Manfredi era un improbabile ladro non certo impeccabile.

Di Francesca Casella