Trapped

Anteprima italiana della serie crime islandese firmata da Baltasar Kormákur

Una piccola città del Nord Est dell’Islanda e un omicidio brutale: un corpo mutilato viene ritrovato nei pressi del porto locale. Una tempesta blocca l’intera città e l’assassino potrebbe rimanere intrappolato sul posto come il resto degli abitanti. Il capo della polizia locale, Andri, è determinato a catturarlo prima che finisca la tempesta e l’assassino possa fuggire. Questa è la vicenda centrale di Trapped, serie crime islandese scritta e diretta da Baltasar Kormákur e presentata nell’ultima giornata del Roma Fiction Fest.

La serie aveva già debuttato al Toronto Film Festival: si tratta del prodotto più dispendioso mai realizzato in Islanda e su cui l’RVK Studios ha investito oltre 6 milioni di euro. Il risultato è di per sé intrigante, soprattutto per chi non vive in Nord Europa: per il pubblico abituato agli omicidi “nella norma” di CSI, NCIS e Criminal Minds cambia lo scenario (tempeste di neve, acque gelide, agenti che si spostano in gommone) e, con esso, le difficoltà effettive che la polizia islandese deve affrontare per risolvere i casi. Ma è proprio l’atmosfera completamente nuova che ha intrigato Sue Deeks, capo dell’Acquisizione Programmi di BBC Four, che ha acquistato Trapped: «Una storia avvincente, lo splendido panorama islandese e la regia di Baltasar Kormákur, era una combinazione alla quale era impossibile resistere.»

di Lucia Gerbino