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RIFF2013: Cinema iraniano e periferie italiane in concorso

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RIFF2013: Cinema iraniano e periferie italiane in concorso

I Am NasrineI’m Nasrine, di Tina Gharavi, racconto potente dei ricatti della libertà coeva, stasera alle 20.20, a seguire due film di “rabbia giovane”, Dont stop e l’italiano Le formiche della città morta

 

La rotta sconfinata dell’esilio. Dall’Iran al Regno Unito, passando per uno sgarbo inaccettabile e il boato internazionale dell’11 settembre 2001. La nomade Tina Gharavi, presenza cult del RIFF 2013, arriva al Nuovo Cinema Aquila con un film no-budget, realizzato con tutta “l’ingenuità rimasta” tra una peregrinazione e l’altra.

Donna dai quattro passaporti, adottata dalla Francia e oggi residente in Inghilterra, Gharavi ha inaugurato e incessantemente tessuto la propria arte “multipiattaforma” con le sagome, le voci e le luci della migrazione e del dispatrio, esperito sulla propria pelle. Con I’m Nasrine la regista fluttua attenta e sottile sulle sponde dell’adolescenza borghese violentata dalla verità. Ingabbiata e destabilizzata. Non da imposizioni governative, bensì da regole familiari, da volontà paterne inattaccabili e insieme da illusioni di massa. Gharavi guarda oltre, al melting-pot arduo, mal attecchito, dell’Occidente delle opportunità. Al Regno Unito terrorizzato dalla “minaccia” terroristica, al fantasma abbattuto della civiltà imperante, alle possibili vie di incontro tra “diversi”. Così Ali e Nasrine, protagonisti dell’opera, tentano di invischiarsi nel tessuto della terra d’approdo, nuove amicizie, ingranaggi induriti, contrapposte reazioni emotive.

Anche i personaggi di Dont stop, di Richard Řeřicha, incastonati nella Praga di transizioni normalizzanti del 1983, sono giovani che saggiano il perimetro del proprio habitat sociale, ostile e insieme fertile. Cercando di costruire e far sopravvivere un gruppo musicale, Micky e David esplorano sound e generi, fino alla folgorazione dei Clash, che li illuminerà sulla strada del punk e li porterà alle vette del movimento, fino a segnare la storia di un’intera generazione. Generazione allo sbando quella della Roma odierna pennellata con amarezza densa e colori dissonanti da Simone Bartolini, in Le formiche della città morta. Tra decadenza umana e violenza di strada, un aspirante rapper, eroinomane e indebitato, ricorda passioni e occasioni mancate, tra un “tiro” e l’altro, senza redenzione o conforto nella città che schiaccia le sue formiche stanche.

Informazioni

I’m Nasrine

Di Tina Gharavi

Con Shiraz Haq, Micsha Sadeghi, Nichole Hall, Christian Coulson, Darren Palmer

Sceneggiatura di Tina Gharavi

UK/Iran 2012

HD – Durata 93’

Nuovo Cinema Aquila – Roma

Sala 1 h. 20.20

A seguire

Dont stop

Di Richard Řeřicha

Con Patrik Dérgel, Lukáš Reichl, Jirì Kocman

Sceneggiatura di Richard Řeřicha

Rep. Cieca/ Slovacchia 2012

S16mm – durata 98’

Sala 1 h. 22.20

 

Le formiche della città morta

Di Simone Bartolini

Con Simon Pietro Manzari, Rachele Romano, Nina Torresi, Gaia Mottironi, Alfio Pileggi

Sceneggiatura di Simone Bartolini

Sala 1 h. 23.59

di Sarah Panatta