Massimo Boldi anticipa tutti con la commedia natalizia diretta da Paolo Costella

Elisabetta Canalis si sposa a Natale, ma non con il fascinoso Clooney.

Abbandonato momentaneamente gorgeous George, sembra aver diretto le sue attenzioni verso il toscano con “eccesso” Massimo Ceccherini. Luogo dell’incontro galeotto è una St Moritz innevata e popolata da una bizzarra fauna di finti blasonati e ancor più fasulli intellettuali, impegnati a portare a termine un matrimonio che assolutamente “sa da fare”. Tralasciando finti scoop, chiariamo immediatamente il malinteso. L’ex velina, che prossimamente vedremo in coppia con Belen sul palco di SanRemo, ci riprova con il cinema (Natale a New York, La fidanzata di papà, La seconda volta non si scorda mai) e torna sul grande schermo con A Natale mi sposo, commedia popolare diretta da Paolo Costella. Distribuito da Medusa con ben 550 copie, questo cine-panettone anticipato (26 novembre) lancia la sfida alla ben nota ditta De Laurentis ed al trio Aldo, Giovanni e Giacomo. “E’ il mio primo film dedicato al Natale dopo la separazione De Sica – dichiara Massimo Boldi (Olè, Matrimonio alle Bahamas, La fidanzata di papà), “capocomico” con Vincenzo Salemme (Olè) – Da quel momento ho cercato di migliorare sempre di più, lanciando una sfida a me stesso e ad un meccanismo veramente difficile. Con Christian ho buoni rapporti, mi ha chiamato proprio questa mattina per augurarmi buona fortuna. Io e lui nuovamente insieme in futuro? Perché no. Se Fini e Berlusconi dovessero riunirsi, lo potremmo fare anche noi.”. Protagonista di questo film è un variegato cast da avanspettacolo cinematografico, composto da Nancy Brilli, Enzo Salvi, Loredana De Nardis, Teresa Mannino, Elisabetta Canalis, Massimo Ceccherini, Jacopo Sarno e Valeria Valeri. L’intreccio narrativo attraverso il quale si snodano le attività di questi personaggi è indubbiamente privo di sorprese e rientra perfettamente nei canoni del genere. Gustavo (Massimo Boldi) è cuoco e proprietario di una trattoria romana, Parolaccia e supplì, con velleità da grande chef internazionale. Il suo staff, composto dal lavapiatti Cecco (Massimo Ceccherini) in continuo ardore per attempate signore e dall’ex pugile Rocky (Enzo Salvi), non sembrano proprio essere all’altezza di queste aspettative. Eppure la grande occasione si presenta grazie all’improvvisa telefonata di Gina (Teresa Mannino), una wedding planner che con la collega Paloma (Elisabetta Canalis) organizza cerimonie a cinque stelle. Arruolato misteriosamente per il matrimonio dei rampolli Steve e Chris, un emozionato Gustavo parte alla volta di St Moritz con tutta la sua compagnia dei miracoli cui si aggiunge il figlio Fabio. Giunto a destinazione conosce Tony (Vincenzo Salemme) e Sara (Nancy Brilli), genitori della sposa e finti altolocati. Nella realtà dei fatti Tony è un qualunquista dell’ultima ora con arie da intellettuale, mentre la moglie Sara è una popolana nobilitata dall’inaspettata eredità di una zia. In questo contesto s’inserisce la tanto desiderata unione tra Steve e Chris, voluta più per interesse che per amore. A rovinare i piani del povero Tony, che già si vedeva libero dai suoi molti debiti, arriva il “colpo di scena”. Fabio, il giovane figlio di Gustavo, è innamorato di Chris e insieme tentano la più classica delle fughe d’amore. Il resto è veramente storia: relazioni extraconiugali, gag di vario e discutibile gusto ed il solito happy end a tarallucci e vino. Ma a chi critica la presunta volgarità del suo film, che in origine doveva essere ambientato alle Hawaii, Boldi risponde: “ Trovo molto più volgare quello che succede in televisione e soprattutto nella politica. Certo ci sono delle forzature, ma è tipico del cinema popolare”.

Di Tiziana Morganti

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