Dopo Una notte da leoni, Todd Phillips torna al cinema con Downey Jr e Galifianakis

Cosa ci fanno un architetto, un attore gay e un bulldog francese in viaggio attraverso l’America? Una lunga serie di disastri e di avventure tragicomiche in cui i protagonisti di Parto col folle impareranno a conoscersi e aprezzarsi malgrado qualche iniziale divergenza. Un viaggio che parte con il piede sbagliato quando Peter (Robert Downey Jr) incontra in areoporto Ethan (Zach Galifianakis).

Per una serie di coincidenze, alcune non proprio casuali, i due vengono interdetti da tutti i voli e partono insieme per Los Angeles in macchina, il primo per assistere alla nascita del suo primo figlio, il secondo per partecipare ad un provino per il telefilm Due Uomini e mezzo. Peter è un personaggio irruento e precisino, mentre Ethan, accompagnato dal cane Sonny, è un attore omosessuale amante della marijuana e apparentemente fuori di testa. Il viaggio prosegue tra rocambolesche avventure e gag comiche spassossisime. Questo road movie si regge tutto sulla coppia Peter-Ethan, abilissimi nell’intesa e nel rendere comico il loro dualismo dicotomico. Il regista Todd Phillips non abbandona la comicità assurda del precedente Una notte da leoni. Ne prende l’outsider (Galifianakis) e la rende star assoluta del film accoppiandola con un attore navigato come Downey Jr producendo una sinergia comica non così consueta sul grande schermo. Inoltre Phillips recupera dal primo film l’escamotage della corsa contro il tempo e le ambiantazioni californiane creando un collante o forse una sorta di firma d’autore. Qualche gag dal sapore già noto e qualche sentimentalismo di troppo appiattiscono il film allentando una tensione comica piacevole e coinvolgente dall’inizio alla fine. Parto col folle non è sicuramente attraente e fresco come Una notte da leoni, ma rimane un film da vedere con spirito allegro e con cui passare un’ora e mezza di piacevole divertimento.

di Roberto Pagliarulo