La scuola di Luciana Littizzetto

La fiction “Fuoriclasse 2” con Luciana Littizzetto nei panni della prof.ssa Passamaglia è tornata, e ha battuto anche il Grande Fratello su Canale 5 conquistando più di due milioni in più di spettatori. Con una new entry di tutto rilievo: Giulio Scarpati che, lasciato “Il medico in famiglia” (che dal 16 marzo sarà di nuovo sugli schermi di Rai 1 ndr), sarà il dirigente D’Astolfo. La fiction è una panoramica rapida della scuola che, senza estremizzare i toni, con un’esasperazione dei problemi, offre un quadro completo di tutte le tematiche ad essa legate regalando anche qualche sana risata, un pizzico di comicità e simpatia divertente offerta da una Littizzetto che ha saputo dare il giusto tono al suo personaggio, facendolo suo, personalizzandolo in modo originale. Ottima la regia di Riccardo Donna, che sa accennare ad ogni problematica senza appesantire la sceneggiatura. E mette subito le cose in chiaro: insegnare è “una grossa responsabilità; il disagio giovanile è un grosso e serio problema”. E, tramite il preside stesso, esplicita che tutto il corpo docente non è lì “per appiattire le personalità degli alunni, ma per farle crescere”, per coltivarle ed arricchirle ascoltandole. Se gridando “miao”, spiega Scarpati-D’Astolfo, tutti diremo che è un gatto, ognuno a quel suono assocerà un colore diverso e nessuno in quella scuola dirà di che colore deve essere il proprio gatto. L’importante è ricordare sempre che non ci si può fare giustizia da soli, rispettando sempre l’altro, il diverso.

Donna ha saputo riprendere i precedenti simili, per farne un unicum differente. La prof.ssa Isa Passamaglia ha l’innovazione del metodo del maestro Alberto Manzi raccontata nella fiction “Non è mai troppo tardi”, andata in onda pochi giorni fa su Rai Uno e di cui “Eclipse Magazine” ha trattato, con la stessa sicurezza e decisione, moderazione, pacatezza, ma anche dolcezza persegue dritta per la sua strada concentrata esclusivamente sui suoi alunni. Ha la medesima simpatia, schiettezza e affetto con cui interagisce coi suoi ragazzi la prof.ssa Baudino, interpretata dal 2005 da Veronica Pivetti in “Provaci ancora prof”, sempre per la Rai e sempre girata a Torino, sebbene, al contrario di quest’ultima, non abbia il vizio di indagare. Ha la stessa coralità de “I liceali” (su Canale 5), dove però gli alunni sembrano quasi essere più preponderanti dei docenti, pressoché incapaci di gestirli, che si fanno invece quasi gestire e guidare dai propri allievi. C’è la forza del gruppo tipica della simpaticissima serie del 1987 de “I ragazzi della terza C”; e c’è la stessa familiarità costruita in “Caro Maestro” con Marco Columbro (andata in onda nel 1996 su Canale 5), il maestro Stefano Giusti, con Franca Valeri, che interpreta la bidella della scuola e con Elena Sofia Ricci (la compagna di Columbro-Giusti), che presto tornerà sugli schermi con una nuova serie di “Che Dio ci aiuti”. Infine c’è lo stesso messaggio pedagogico di “Maria Montessori” (del 2005, su Canale 5, con Paola Cortellesi). La prof.ssa Passamaglia, però, ha qualcosa di diverso e originale, una connotazione frutto dell’abilità, al contempo, di Donna e di Littizzetto. Inizialmente, sembra di rivedere “Sister Act” in cui una Whoopie Goldberg scatenata fu incaricata di insegnare musica a una classe di scalmanati ragazzi diseducati, ma non privi di talento, che lei aiuterà a far riscoprire loro (come del resto fa Passamaglia/Littizzetto coi suoi). Poi, tuttavia, si aggiunge un tratto distinto, a nostro avviso, che non si trova neppure nelle altre fiction. Isa pare stabilire un ruolo paritario coi suoi alunni, tanto da chiedere loro se si sentono stanchi, delusi, demoralizzati, scoraggiati come lei. Un po’ come se tornasse adolescente anche lei, che si trova a vivere qualche problema sentimentale e di cuore col ritorno di Riccardo, alias Neri Marcorè, il suo ex marito. La situazione, infatti, si complica un po’ anche per la forte presenza di Stefania (interpretata da Irene Ferri, la Rosa Salerno di “Tutti pazzi per amore” ndr), l’ex moglie del suo nuovo compagno e collega: il prof. Vivaldi, alias Fausto Sciarappa. Dunque un intrigo amoroso che mette un pizzico di colore e di pepe a questa fiction divertente e comica.

E allora non resta che chiedersi: una scuola diversa è possibile? I metodi di insegnamento di ieri sono validi ancora oggi? Dove e in che modo si può cambiare e migliorare la qualità dell’istruzione? Sicuramente questa carrellata di esempi di fiction che hanno trattato il tema della scuola, ognuno a suo modo, dimostra che è un argomento sempre attuale e centrale: tanto che il neo premier Matteo Renzi ha detto che occorrerà ripartire dalla scuola e dall’istruzione appunto. I record di ascolti ottenuti dai programmi tv, ne sono un’ulteriore dimostrazione. Non resta, intanto, che continuare a guardare gli altri episodi di “Fuoriclasse 2”: storie di adolescenti (tra cui quella del figlio di Isa Passamaglia, Michele, interpretato da Andrea Arcangeli) che crescono e fanno crescere docenti completamente diversi l’uno dall’altro. Tra nuovi arrivi e vecchi ritorni, si ricomincia la vita scolastica dopo le vacanze estive. Per andare a scuola di vita.

di Barbara Conti