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Festival Internazionale del Film di Roma 2014: Stonehearst Asylum

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Festival Internazionale del Film di Roma 2014: Stonehearst Asylum

Stonehearst Asylum - Ben Kingsley

Stonehearst Asylum – Ben Kingsley

Amore e follia nel nuovo thriller gotico di Brad Anderson

Definire Brad Anderson un regista di film horror è abbastanza riduttivo. È vero, deve la sua fama a capisaldi del genere come Session 9, ma non bisogna dimenticare che si è cimentato più volte nel thriller regalando al pubblico film come L’Uomo Senza Sonno e The Call, veri cult movie che hanno saputo andare oltre le “etichette”.

Il regista torna a Roma, in occasione del festival, con un film che riprende uno dei temi a lui più cari: quello della follia. Ma questa volta siamo lontani dal taglio horror di Session 9: questa volta sceglie l’atmosfera del thriller di fine Ottocento, ispirandosi al maestro del gotico Edgar Allan Poe e al suo Il Sistema del Dr. Catrame e del Prof. Piuma, racconto poco conosciuto dell’autore, che è diventato il nucleo principale di Stonehearst Asylum.

Siamo nel 1899: Edward Newgate è un neo-laureato in medicina che diventa tirocinante presso un manicomio, il Stonehearst Asylum, gestito dal Dr. Silas Lamb. Durante la sua permanenza, il giovane dottore apprende tutti i segreti del mestiere ed entra in contatto con i pazienti affetti da terribili patologie. Tra loro anche Eliza Graves, una donna che appare turbata ma non pericolosa e della quale Newgate s’innamorerà. Sarà grazie a lei che verrà a scoprire il terribile segreto che nasconde l’ospedale psichiatrico.

Presentato nella sezione Mondo Genere, in Stonehearst Asylumi confini tra sani e malati si confondono. Il “seme della follia” abita in ognuno di noi, come nei protagonisti del film che non sono ciò che sembrano: «Mi attirano i personaggi che nascondono un segreto, qualcosa di cui inizialmente non sono consapevoli neanche loro.» ha raccontato il regista alla stampa. «Avevo già esplorato questo argomento in Session 9 e, anche qui, i protagonisti non sono sinceri. Esiste come un momento di catarsi in cui riescono realmente a capire chi sono e a pagare il prezzo del loro reato.»

Grande forza del film è il cast in cui, oltre a Kate Beckinsale, Jim Sturgess e David Thewlis, spicca l’eccezionale accoppiata Ben KingsleyMichael Caine rispettivamente nei ruoli di Silas Lamb e del Dr. Salt: «Ogni regista quando vede un copione immagina un cast ideale e così ho fatto anch’io quando ho letto la sceneggiatura di Joe Gangemi.» ha detto Anderson. «Quando ho saputo della disponibilità di Ben e Michael non ci potevo credere: non avrei potuto desiderare di meglio come coppia di antagonisti. Tra l’altro, per loro, è stata una bella occasione per lavorare di nuovo insieme: gli era capitato solo una volta in un film degli anni ’80.»

La liason tra Eliza e Edward è la marcia in più del film: in maniera abbastanza atipica, Anderson sembra voler suggerire che l’amore non ci rende folli ma completamente sani: «Nel film c’è una donna che non riesce a trovare un suo “posto nel mondo” e quel sentimento diventa il mezzo per farlo. La storia tra questi due personaggi è una della cose che m’interessava evidenziare di più: una volta che due persone si trovano, si amano e riescono a sostenersi a vicenda, a chi importa chi è sano e chi è malato?»

Brad Anderson sarà di nuovo ospite del Festival di Roma nella giornata di domani: il regista terrà una Master Class a partire dalle 18 nel Teatro Studio Gianni Borgna dell’Auditorium.

di Lucia Gerbino