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Festival Internazionale del Film di Roma 2014: Still Alice

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Festival Internazionale del Film di Roma 2014: Still Alice

Still Alice - Julianne Moore

Still Alice

Still Alice

Julianne Moore protagonista di un drammatico film sul Morbo di Alzheimer

Il dramma Morbo di Alzheimer, una malattia che colpisce sempre più persone nel mondo e che spesso diventa un peso non solo per chi ne cade vittima, ma anche per la famiglia del malato. Questo morbo, ancora senza cura, è da qualche tempo diventato un grande protagonista del cinema che, nel raccontare la realtà, si fa portavoce della tragedia personale di chi si ritrova a conviverci. L’ha raccontato pochi anni fa il regista austriaco Michael Haneke in Amour (Oscar per Miglior Film Straniero) miscelando i toni del dramma e del thriller, e l’hanno fatto anche i due registi Richard Glatzer e Wash Westmoreland in Still Alice, presentato nella sezione GALA della IX Edizione del Festival di Roma.

Protagonista è la cinquantenne Alice Howland, luminare della Linguistica alla Columbia University di New York con una casa da sogno, un marito amorevole e tre figli. La sua vita inizia a cambiare durante una conferenza alla UCLA, quando dimentica un sinonimo. Seguono vuoti di memoria sempre più frequenti, dei controlli neurologici e una diagnosi che non lascia speranze: Alzheimer precoce, in una rarissima forma familiare con un’alta percentuale di ereditarietà da parte dei figli. Dopo essersi confidata con il marito John, la donna informa anche i tre figli che vivono insieme a lei la terribile scoperta. Non riuscendo ad accettare il suo destino, Alice approfitta dello stadio iniziale della malattia per fare una difficile scelta che riguarda il suo futuro, nel quale si ritroverà incapace d’intendere di volere.

Still Alice è a tutti gli effetti un film drammatico nel senso più tradizionale del termine: quella che vediamo sul grande schermo è la storia di una donna che lotta quotidianamente per rimanere legata al suo intelletto e alla persona che era prima di essere colpita dalla malattia. Julianne Moore, che interpreta il ruolo di Alice, è la protagonista assoluta di un film che appare un “one woman show”, in cui tutti gli altri personaggi fanno praticamente da contorno.

Alec Baldwin (John) riesce a staccarsi un po’ di più dal nucleo familiare più per una questione di sceneggiatura, che lo costringe a fare “da spalla” alla protagonista, che per altro. Dei tre figli, interpretati da Kate Bosworth (Anna), Hunter Parrish (Tom) e Kristen Stewart (Lydia), è la giovane ex protagonista di Twilight ad avere più spazio sul grande schermo, anche se non riesce a sfruttarlo in termini espressivi (cosa abbastanza grave se si considera che, nel film, interpreta un’aspirante attrice).

Still Alice è un film di buona fattura che, nonostante l’altissima qualità della protagonista, rischia di farsi apprezzare soltanto per il delicato tema al centro del film e non per la scrittura, che non ha elementi nuovi e originali.

Il film è ispirato al libro dell’autrice Lisa Genova.

di Lucia Gerbino