AlenDelòn, la vera storia di un camorrista pentito, tra Scarface, Maradona e approdi RaiFiction
Marcello non si chiama più AlenDelòn, ma neanche più Marcello. Nel silenzio residenziale sotto falso nome o nel 4 per 2 di una cella che lo ha sempre aspettato. Parabola dickensiana del camorrista redento per forza.
Quando ti siedi al tavolo da gioco puoi cercare di alzarti a metà partita. Oppure resti fino all’alba e accetti che potrai perdere. Non si può mai barare davvero. E’ la legge della vita, è l’abito della Camorra. Napoli, generazioni di mariuoli ben educati alla truffa senza vizio. Marcello però è intelligente e ama il lusso. Quando muore suo padre, abbandonato da un cuore troppo veloce, Marcello viene trascinato dalla verve leaderistica del fratello più grande e si affilia al clan del “Faraone”. Inizia il cursus honorum del camorrista doc. Padrini traditi, droga importata, affari “spagnoli”, sistemi federali falliti, “piramidi” del terrore sempre svettanti. Marcello fa famiglia, mette cancelli intorno alla vita privata, si nasconde, perde se stesso e si ritrova, sotto nuove spoglie.
Dal regista de La capa gira, presentato nella sezione Cinema Oggi al Festival Internazionale del Film di Roma, arriva I Milionari, di Alessandro Piva. Tratto dal materiale criminal, mitragliatrici, appalti manipolati, tangentopoli e cervella esplose, della nostra folkloristica sempiterna cronaca. Già passato al setaccio Mondadori, il racconto in voce off (traghettato da un ottimo e già collaudato cast di caratteristi e non solo, Scianna e Gallo su tutti) va dietro e davanti le sbarre di un cinema targato Rai Cinema e già tarato per il piccolo schermo italo-europeo. Scuola placidiana, sfumature ciano e brevi tirate servialliane alternate a imprevisti dolly sorrentiniani adatti allo spot del Bel Paese dei bellimbusti incipriati di falsa etica e conti offshore.
I Milionari non cerca tiri mancini nel montaggio o contro filosofie dell’ammafiamento mentale italiota. Non spezza la storia in angoli oscuri, in trappole o tunnel, in cavità intime, in colpi di scena devastanti. Si limita con rigore e divertimento misurato, a confezionare un prodotto pulito per la TV, drasticamente fluido, semplificato, rassicurante nella narrazione, quanto disinvolto e curato nell’allestimento scenico e fotografico. Una mano truccata di poker che si gioca lo share ammansito, mai allibito, dalle molte “squadre antimafia” e pronto a quattro salti in padella col sogno depalmiano defunto de I Milionari di casa/cosa nostra.
CAST
Regia Alessandro Piva
Con Francesco Scianna,Valentina Lodovini, Carmine Recano, Francesco Di Leva, Salvatore Striano, Gianfranco Gallo
Sceneggiatura Massimo Gaudioso, Giacomo Gensini, Alessandro Piva
(liberamente tratto da “I Milionari” di Luigi Alberto Cannavale
e Giacomo Gensini, edito da Mondadori)
Produzione Giuseppe Gargiulo, Galliano Juso, Alessandro Piva
Fotografia Renaud Personnaz
Montaggio Alessandro Piva
Scenografia Antonio Farina
Prodotto da CRC – Compagnia Realizzazioni Cinetelevisive
in collaborazione con Rai Cinema
Italia 2014
Durata 104 minuti
Distribuzione Teodora Film
di Sarah Panatta