Tra polemiche e grandi attese, dal 16 al 25 Ottobre Roma torna a sognare con il grande cinema. Premiato dal grande pubblico

“Il cinema è fatto per tutti. Non c’è ambito del cinema che non si possa alimentare o risvegliare, che non abbia una sua qualità, un suo valore. La costruzione di un rapporto con gruppi diversi e sempre rinnovati di spettatori deve poter significare anche comunicare loro una febbre. La rinata “Festa” vuole essere una dimostrazione di questo, una dimostrazione che passa attraverso il rito collettivo della scoperta di tanti mondi differenti di cinema: servirà allora a mettere a fuoco come sia tuttora possibile l’apertura (o la riapertura) di circuiti di diffusione meno consueti”.

Marco Muller, direttore artistico del Festival internazionale del Film di Roma, presenta la 9^ edizione della kermesse capitolina, che dal 16 al 25 ottobre 2014 ospiterà, nella splendida cornice dell’Auditorium Parco della Musica, una selezione accurata di lungometraggi in e fuori concorso, provenienti da più di 20 paesi in giro per il mondo. La grande novità di quest’anno sarà l’attenzione rivolta esclusivamente al pubblico, che premierà i film di tutte le sezioni in concorso (Cinema d’Oggi, Gala, Mondo Genere e Prospettive Italia) previa preferenza espressa alla fine di ogni proiezione. Ad affiancare questi premi ci saranno, poi, il Premio Taodue Camera d’Oro alla migliore opera prima e il Premio Doc.it al miglior documentario italiano. Come ogni anno, anche durante questa 9^ edizione saranno assegnati:

• il Marc’Aurelio d’Oro alla carriera al regista brasiliano Walter Salles;

• il Maverick Director Award al regista giapponese Miike Takashi;

• il Marc’Aurelio del Futuro al cineasta russo Aleksej Fedorcenko;

• il Marc’Aurelio Acting Award all’attore cubano naturalizzato italiano Tomas Milian.

Imperdibili anche le Masterclass di questa edizione, in compagnia di autori del cinema contemporaneo come Chan-Wook Park, Kevin Costner, Geraldine Chaplin, Asia Argento, Miike Takashi, Clive Owen e Wim Wenders.

Accogliendo con rinnovato affetto ed interesse il cinema internazionale di genere, il Festival di Roma, per questa edizione, regalerà agli appassionati di horror d’annata una graditissima sorpresa: una retrospettiva sul cinema gotico italiano tra gli anni ’50 e ’60, con omaggi a registi come Lucio Fulci, Riccardo Freda, Mario Bava e, ovviamente, Federico Fellini.

E poiché “Festival criticato, Festival fortunato”, anche quest’anno le polemiche non si sono fatte attendere: ad “accogliere” critica e organizzatori in conferenza stampa, un gruppo di bizzarri disturbatori che, intonando “Tutto il resto è noia” di Franco Califano, hanno espresso il loro dissenso nei confronti del direttore del Festival, che ha escluso dalla manifestazione l’omaggio fatto al defunto cantautore romano, per favorire, invece, un documentario-dedica agli Spandau Ballet.

Sarà un Festival ricco di sorprese, quello di quest’anno e noi… non vediamo l’ora di esserci.

di Luna Saracino