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Festival del Film di Roma 2013: Dallas Buyers Club di Jean-Marc-Vallèe

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Festival del Film di Roma 2013: Dallas Buyers Club di Jean-Marc-Vallèe

EXCLUSIVE: Matthew McConaughey and Jared Leto film scenes together for The Dallas Buyers Club in New Orleans.Il film che strappa applausi a fior di pelle conquista la seconda giornata del festival, Matthew McConaughey da antologia e inedito Jared Leto

30 giorni dalla fine? Unica scelta, sopravvivere, nell’illegalità del diritto. Amplesso a tre dietro il cancello di legno di un’arena da rodeo. Il fiato accelerato, la corsa delle scommesse e della vita che non ha tempo per essere conosciuta. Ron è un macho del sud, stallone integerrimo radicato nell’omofobia e nella spavalderia paternalistica più ostentata. Vive da elettricista e scommettitore clandestino, di adrenalina e vuoti bianchi. Ma non è pronto a mollare la presa, e stringe gli speroni. Quando scopre di essere siero positivo, vuole morire con i suoi stivali addosso.

Texano mastica-sabbia esperto di cavi elettrici e di soprusi spicci dall’infanzia. Divora donne e alcol più velocemente di una striscia di cocaina. Ron sviene nella sua casa prefabbricata piantata nel deserto cittadino e sputa per l’ennesima volta sangue. Gli diagnosticano il virus più temuto e nebuloso degli anni ’80, la peste degli USA bacchettoni e privatisticamente classisti, l’AIDS. Inizia un’odissea che va oltre la devastazione epidermica e cerebrale della malattia, oltre l’ostracismo della comunità terrorizzata da leggende metropolitane e stereotipi socio-sessuali. Ron deve combattere contro un sistema sanitario che lo esclude dalle cure e lo svia verso metodi poco “ortodossi”.

Se in America il monopolio delle multinazionali farmaceutiche tiranneggia governo e protocolli sanitari al limite del rispetto civile e crea illusorie chance di sopravvivenza con medicinali costosissimi mentre i medicinali meno salati e quindi non competitivi non vengono “autorizzati” dal sistema federale, dominato dagli artigli corrotti della Food and Drug Administration (FDA). Se il Messico è la frontiera dell’azzardo ma anche del riscatto, dove medici radiati sperimentano cure alternative. Ron scavalca il confine e da cowboy prestigiatore traghetta verso i dorati USA migliaia di flaconi di farmaci non tossici e non commercializzabili. Inizia l’avventura, uno spaccio etico, che aiuta i malati di AIDS sottraendoli alla camera mortuaria degli ospedali e allungando le possibilità di vivere. Ron fonda il “Dallas buyers club”, si associa con il generoso e solidale gay Rayon (rampollo rifiutato) e comincia il braccio di ferro con la FDA, la mafia-business dell’AIDS. Gli avevano dato 30 giorni. Resisterà sette anni.

Da una cronaca reale e una testimonianza di venti anni fa, da un script solido e tenace come il terreno secco e orgoglioso del Texas, Jean-Marc-Vallèe torna alle inquietudini di un paese ipocrita ferendolo con una regia salda e limpida e due prove attoriali carnali al di là delle aspettative. Aspro ed egoista, tenero enti epico bastardo, il Ron di McCounaghey nasce nei muscoli asciugati dell’attore, nel luccichio nervoso dello sguardo sempre vigilato dalla camera. Contraltare catartico, delicato, scavato e dolentissimo, il bel Jared Leto, rock star prestata con totale abnegazione al ruolo della carriera.

Opera chirurgica e classica, denuncia schietta e stratificata, dove non esiste il bianco e nero western ma i colori brucianti di una bandiera che ha dimenticato il valore delle sue stelle.

Un film dalla pelle durissima. Come ha confermato un Leto rockstar in forma smagliante, nonostante i 15 chili in meno dopo la prova del film. “Sono grato e fortunato ad aver fatto questo film, non importa quanto chili hai perso, ma quanto entri nella pelle del personaggio. Rayon non è una drag queen, ma un uomo che vuole vivere come una donna, non è un cliché…Voglio fare solo i film più interessanti. Credo che una parte così arriva una sola volta nella vita, rispecchia sentimenti come humour, grazia, generosità…Se me lo avessero detto 10 anni fa sarebbe stato fatto. Ho studiato e parlato con transgender per prepararmi. È un processo incredibile, una sfida…Il mio è un personaggio generoso, aperto alla vita, che vuole celebrare la vita. È stato un viaggio cruciale…Non credo avrei voluto fare il personaggio di Matthew. Ho indossato le scarpe giuste, il mio personaggio è nato per me2. Un artista che sperimenta ma si sente totale solo dentro la musica. “Per me è più viscerale stare sul palco di un concerto, anche se adoro recitare. Ho studiato da regista quando ero più giovane, ancora prima volevo essere un artista visivo. Dirigo documentari, video, altre cose, mi piace e continuerò sicuramente. Nella mia carriera ho sempre fatto film per arte, non per vendere, per mangiare popcorn anche se amo i popcorn”.

TITOLO E CAST

Dallas buyers club

Di Jean-Marc-Vallée

Con Matthew McConaughey, Jared Leto, Jennifer Garner

Scritto da Craig Borten, Melisa Wallack

Direttore della fotografia Yves Bèlanger, CSC

Produttori esecutivi David Bushell, Nathan Ross, Tony Notargiacomo, Joe Newcomb, Nicolas Chartier, Zev Foreman, Logan Levy, Holly Wiersma, Cassian Elwes

Prodotto da Robbie Brenner, Rachel Winter

Usa 2013

117’

di Sarah Panatta