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Venezia. E la laguna si fa “teatro”

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Venezia. E la laguna si fa “teatro”

Dal “sacrificio del Toro” all’indimenticabile svolo dell’Angelo, passando attraverso l’annuale contest per la maschera più bella, Venezia è la “scenografia” storica del Carnevale italiano

Buongiorno Signora Maschera”. Una società en travesti, quella della celebre laguna. Del camuffamento carnascialesco faceva rituale di liberazione, nel capovolgimento, nello scherno opulento, nella rivalsa senza “volto” sui soprusi di casta. Oggi quel periodo diventa festa artistica e turistica dal fascino antico mai scalfito, e dall’architettura trionfale colorata da respiro internazionale.

Dame settecentesche e principi alla corte del re Sole. Falde di immensi e brillanti copri capi, crinoline dalle tinte ammalianti, viola, porpora, broccato prezioso, ori saettanti, argentei bagliori, smeraldini sorrisi. Corpetti suntuosi, sguardi diamantati, ventagli leziosi e spalancati con malizia sulla folla lagunare. Ma anche arlecchini a scacchi, Jack Sparrow improvvisati, saltimbanchi catapultati nel futuro, fantasmi da torri lontane, fate ed eroi da ogni impossibile dimensione. Giubbetti rock e rossetti pop. Quasi il set incantato perfetto per una delle trascinanti farse da mostri del protettore cinefilo dei freaks e dei reietti, il folletto Tim Burton. È la Serenissima, il non luogo delle malie mascherate, che nel Carnevale si (tra)veste di immortali fulgori.

L’evento, nato nel Medioevo ad opera del Doge Vitale Falier, nel 1094, come accorgimento politico per ammansire il popolo concedendogli gratuito divertimento, venne mutuato dalla tradizione romana, nello spirito dei lussuosi ludi in cui la gente comune poteva assistere ai giochi dei “padroni”, alle lotte dei gladiatori, alle battaglie navali in scala ridotta, a belve assassine e a spettacoli teatrali. Nel 1296 il carnevale di Venezia, già manifestazione calamita per migliaia di forestieri, durante la quale l’anonimato delle maschere garantiva lo sfogo dai vincoli sociali ed economici, nonché la pubblica derisione delle autorità e dell’aristocrazia, subì decisiva normalizzazione. Per molti secoli da lì a venire il Carnevale durò per le sei settimane dal 26 dicembre al Mercoledì delle Ceneri. Il risultato, un continuo fluttuante palcoscenico di altri mondi.

Al passo con la modernizzazione dei “costumi” il Carnevale di veneziano ha mantenuto fascino e rischiamo immutabile. La stessa atmosfera unica che anche quest’anno Venezia si appresta a vivere.

Al centro del Carnevale 2012, vero spettacolo multidimensionale, circo di “performing art” dove ognuno è protagonista, evento culturale espanso dove il teatro, il musical e i revival cultural musicali saranno intrecciato sentiero tematico, almeno tre le imperdibili occasioni ormai “classiche”. Una visita al monumentale Toro, allegoria storica del Carnevale 2012, collocato in Punta della Dogana come bandiera della tradizione, fiaccola carnevalesca fino al 21 e fulcro della attesissima rievocazione del medievale “sacrificio” (rito che rinsaldava la forza di Venezia contro gli oppressori esterni). Poi uno sguardo all’Angelo. Suggestivo mix di adrenalina e di fiaba il momento culto dello svolo, reminescenza dell’omaggio portato al Doge, quando una fanciulla salta sospesa da invisibile sorte dalla cima del campanile di San Marco sino al centro della piazza. Volo accompagnato dal Corteo Storico del Doge e dai gruppi mascherati in costume, in una delirante kermesse di danze e musiche. Infine, culmine prodigioso del Carnevale veneziano, la Vogata del Silenzio. Una sfilata di gondole dal Ponte di Rialto naviga sino al Bacino di San Marco. Arrivate a Punta della Dogana il possente Toro“saluta” le barche, eprende il largo su una chiatta dirigendosi verso il bacino dove si celebrerà il sacrificio per propiziare l’anno che verrà.

E la scia degli ultimi fuochi racconta alle mute acque il suo sogno per il domani.

Programma “ragionato”…mascherato

16 febbraio

Gran Teatro di Piazza San Marco, dalle ore 11.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00

Concorso per la maschera più bella 2012 – Semi-finale del Gran Concorso

I concorrenti sfilano sul palco per guadagnarsi un posto d’onore in passerella nella grande finale del concorso di domenica 19. Artisti, danze e gruppi in maschera si alternano sul palco assieme ai concorrenti: Leo Kondakov Marionette Show, gli “Asante Kenya Acrobats”, i “Circo 238” e gli “Strange Comedy”. Durante la mattinata, salirà sul palco per unʼesibizione di danza anche il gruppo di allievi dell’Istituto Benedetto Croce di Lauro e il coloratissimo gruppo dellʼAssociazione Musicisti Universitari di Siviglia. Nel pomeriggio, Kyoto Kimono, una splendida sfilata di preziosi kimono giapponesi.

Gran Teatro di Piazza San Marco, dalle ore 19.00 alle 23.00

Il Paese delle Meraviglie e della cuccagna – The Phantoms of the Opera Band

La notte delle meraviglie, dei mondi fantastici e immaginati, la notte del mistero con una rock band di otto elementi tutti in costume a tema, e quattro cantanti che calcano i palcoscenici nazionali da anni, nel settore del teatro musicale, che si esibiranno nei celebri brani del musical di Loyd Webber.

17 febbraio

Gran Teatro di Piazza San Marco, dalle ore 19.00

Festa della fortuna – Il Cabaret d’Antan

Una festa che vuole servire a scacciare la sfortuna. Per chi è superstizioso, ma anche per chi vuole semplicemente divertirsi con una serata veramente originale con il “Cabaret d’Antan”: le note del Trio Radio Marelli, il Cabaret di Madame Rebinè, lʼeffeuilleuse Janet Fischietto, il tiptap dancer Tony B e l’eccentrico presentatore Francesco Giorda. Una ribalta d’artisti che sembra uscita da una rivista in bianco e nero dei primi del secolo e si ispira al cabaret d’antan, quello dell’avanspettacolo anni ‘30.

18 febbraio

Gran Teatro di Piazza San Marco, dalle ore 19.00 alle 23.00

Gran Ballo di Carnevale

Un’altra notte di musica che diventa anche un viaggio in un ambiente dello spettacolo del passato, con lo spettacolo Harlem Nocturne Revue che ricrea la magica atmosfera del proibizionismo statunitense, con costumi originali degli anni ‘30, tra ballerine di charleston, Lindy Hop, tip-tap ed il concerto dal vivo di una straordinaria band hot-jazz, The Chicago Stompers.

19 febbraio

Gran Teatro di Piazza San Marco, ore 12.00

Uno spettacolare svolo

Per l’edizione del Carnevale 2012, lo spettacolo del volo o, meglio, dello svolo, si moltiplica, regalando nuove emozioni al pubblico del Gran Teatro. Rievochiamo la tradizione delle machine sceniche rinascimentali della Serenissima, quando, sulla piazza di San Marco “svolavano” turchi, apparati scenici, barche e perfino animali. Quest’anno il secondo “svolo” sarà all’insegna della sorpresa, della spettacolarità e della meraviglia, per tutti gli ospiti del Gran Teatro e del Carnevale di Venezia.

Gran Teatro di Piazza San Marco, dalle ore 19.00 alle 23.00

Gran Concerto di Carnevale – Tim Burton Show con la Spleen Orchestra.

Un circo freak allʼinsegna dellʼimmaginario Timburtonesco. Atmosfere gotico-fiabesche e brani tratti dai più celebri film di Tim Burton eseguiti dal vivo. Una band di 9 elementi. Un allestimento scenico imponente. Trucchi, costumi, scenografie, ed “effetti speciali” in un viaggio attraverso il mondo visionario del geniale regista. Uno spettacolo musicale e visivo di grande impatto emotivo e straordinaria ricchezza scenica sulle note del compositore Danny Elfman. Un microcosmo sospeso nel tempo e nello spazio costellato da felici malinconie, atmosfere gotiche, neve, caramelle e strane creature: un concerto nel segno dell’autentico spirito del Carnevale.

20 febbraio

Gran Teatro di Piazza San Marco, dalle ore 19.00 alle 23.00

La Vita è teatro – Seventies Night

Un evento esaltante, ricco di musica, costumi originali e le atmosfere degli Anni Settanta. Ad aprire la serata, un best of dei musical dell’epoca con Settanta Mi da Tanto: da New York New York a Grease, da The Rocky Horror Picture Show a Tommy. Si parte poi con la grande musica live degli anni Settanta con la band Max and the Seventh Sound; un’occasione per rivivere il “brivido” con pezzi intramontabili quali “Staying Alive”, “Nigth Fever”, “Hot Stuff” e “I will survive”, nei ritmi di Gloria Gaynor, i Bee Gees, Earth, Wind & Fire e tanti, tanti altri.

21 febbraio

Da Rialto a San Marco, dalle 23.30

La Vogata del Silenzio

Il Carnevale si chiude simbolicamente con la Vogata del Silenzio, con un corteo di gondole silenziose che dal Ponte di Rialto raggiungono navigando il Bacino di San Marco. Quando il corteo raggiunge Punta della Dogana il simbolico Toro, sbalorditiva macchina scenica, che per tutto il Carnevale è rimasto ormeggiato a Punta della Dogana, prende il largo su una chiatta dirigendosi verso il bacino dove si celebrerà il simbolico sacrificio del toro, salutando il Carnevale e dando appuntamento all’edizione 2013.

di Sarah Panatta