Dopo il controverso ed irresistibile Bloody Sin, il regista indipendente romano torna dietro la macchina da presa con un horror drammatico ad alta tensione

A Domiziano Cristopharo piace proprio indagare la controversa psiche umana, ormai è assodato.

Con un registro assolutamente innovativo, riesce a penetrare nella mente dei suoi personaggi delineandone ritratti a volte spaventosamente inquieti (House of Flesh Mannequins), a volte grotteschi e bizzarri (The Museum of Wonders), a volte, infine, disperati e “sanguinari” (Bloody Sin). Questa volta, Cristopharo ha deciso di trasporre (e traslare) il mito greco di Medea in una tragedia contemporanea, con una donna come protagonista che sembra voler assomigliare proprio alla Medea di Euripide, fino ad “emularne” quasi il suo tragico epilogo.

Ambientato in un vecchio faro d’inverno (assolutamente suggestivo), Medea’s Syndrome è un film horror drammatico e psicologico che racconta la storia di Paul e Nora, una giovane coppia di sposi che ha da poco affrontato il dramma della perdita della propria figlia e che cerca di ripartire da zero allontanandosi dal caos della città alla ricerca di un po’ di pace e serenità, per metabolizzare più tranquillamente il proprio dolore. Ma i problemi, si sa, rischiano d’inseguirti ovunque tu vada, ed ecco che Paul e Nora, a seguito del misterioso ritrovamento di una bambola arenata sulla spiaggia, si ritrovano a dover fare nuovamente i conti con il loro passato e con la tragica verità che si cela dietro la morte della loro bambina.

Diretto da Domiziano Cristopharo, scritto da Filippo Luciano Santaniello (con cui Cristopharo ha realizzato già il precedente Bloody Sin) e prodotto da Massimiliano Collalti (che, dopo aver prodotto i film di Pasquale Squitieri, ha deciso di produrre un film indipendente come “La sindrome di Medea”), Medea’s Syndrome, le cui riprese cominceranno a gennaio 2011, sembra essere diverso dal filone finora affrontato dal regista romano: più intimo, più profondo, forse, ma certamente non meno inquietante, grazie anche agli splendidi quadri (realizzati da Nora nel film) dipinti dal giovane artista ferrarese Luca Zarattini.

Nel cast troveremo Nancy De Lucia nei panni di Nora e Maurice J. Cooper in quelli di Paul; Padre Stephen “del passato”, il parroco del paese in cui Paul e Nora troveranno la loro nuova dimora, sarà interpretato da Daniel Baldock, mentre le fattezze di quello “del presente” saranno di Giovanni Lombardo Radice, che ritorna in un film di Domiziano Cristopharo dopo House of Flesh Mannequins; la madre di Nora sarà interpretata da Maria Rosaria Omaggio, con cui Domiziano ho stretto un vero e proprio sodalizio fin da The Museum of Wonders, mentre il ruolo della madre di Stephen sarà affidato ad Elda Alvigini.

Di Luna Saracino

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