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Un paese di “giovani” centenari

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Un paese di “giovani” centenari

Tanti i fattori che determinano il superamento degli 80 anni

Il mito della longevità ultracentenaria. A chi non alletterebbe? Eppure fra qualche anno sarà realtà.
La metà dei bambini nati nel 2007 raggiungerà i 102 anni in Germania, i 104 in Francia e negli Stati Uniti, e i 107 in Giappone, secondo il demografo americano James Vaupel.
Ma anche ai giorni nostri i centenari italiani non mancano: secondo l’ultimo censimento Istat ci sono oltre 16mila persone che hanno superato il secolo di vita.
A determinare la speranza di vita sono fattori eterogenei, come spiega il rapporto presentato il 4 ottobre scorso da Axa Mps e da Axa assicurazioni, dal titolo “Le sfide della longevità”. Ci sono fattori biologici, visto che le donne hanno un aspettativa di vita superiore degli uomini e fattori socioculturali, infatti chi è più istruito vivrebbe cinque anni di più di chi ha appena raggiunto il limite della scuola dell’obbligo. Anche le disuguaglianze socio-economiche fanno la differenza: la Campania ha una durata media di vita inferiore ai 78 anni per gli uomini e a 83 per le donne, invece in regioni più ricche l’età media si alza di ben due anni.
Il Italia entro il 2030, la popolazione tra i 55 e i 75 anni aumenterà di circa quattro milioni di persone. Molti i settori che verranno investiti da questa rivoluzione demografica: gli economisti dovranno alzare l’età pensionabile, gli esperti di marketing dovranno intercettare nuovi bisogni di mercato, e anche le assicurazione si dovranno adeguare al “rischio longevità”.
Forse i più interessati saranno i medici, impegnati a studiare i limiti fisiologici della vita umana.
Vivere a lungo dipende anche dall’alimentazione sana, ricca di vitamina B, acido folico e vitamina D, nonché da uno stile di vita attivo e dalla riduzione di un fattore di rischio quale l’inquinamento dell’aria che, da solo, potrebbe innalzare del 15% l’aspettativa di vita.
I ricercatori mettono al bando integratori e ormoni che sarebbero inutili ed indicano un altro segreto di giovinezza: una vita mentalmente attiva e piena di interessi ed emozioni. Accantonati i problemi lavorativi e familiari, ci si potrebbe dedicare alla formazione continua e al volontariato nel sociale, ma sono ancora pochi anziani a farlo.

di Ilaria Eleuteri