Secondo un’indagine dell’Adoc gli italiani trascorreranno il Capodanno tra le “economiche” mura domestiche

Niente viaggi e niente veglioni all’insegna dello spreco. Sarà un Capodanno di magra per moltissimi italiani.

Due le scelte papabili e più gettonate sul dove e come trascorrere la serata della vigilia: in agriturismo o… A casa. D’altronde era del tutto prevedibile: l’anno che sarà ricordato nel mondo per l’impatto della crisi economica non poteva di certo concludersi nel nome dello spreco. E così ci si organizza come si può. Secondo un’indagine dell’Adoc (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori), gli italiani trascorreranno la serata di San Silvestro in un sano ed economico agriturismo e/o a casa propria: aboliti i veglioni e censurate le cene fuori che hanno visto un aumento dei costi in media del 4%. «I rincari dei costi dei veglioni (+4,1%) e dei cenoni nei ristoranti (+3,8%) portano inevitabilmente i consumatori a rifugiarsi dentro casa o, al massimo, a preferire gli agriturismi, scelta sempre più gettonata che ha visto quest’anno un aumento delle presenze di circa il 2%», spiega Carlo Pileri, presidente dell’Adoc. Il successo degli agriturismi è da ricondurre agli appositi pacchetti organizzati per le festività: con centotrenta euro a persona per tre giorni è possibile inventarsi un mini viaggio anche a pochi chilometri da casa. Ma saranno molti a salutare il 2010 in pantofole: il 37% degli italiani trascorreranno il Capodanno a casa (+3% rispetto allo scorso anno) spendendo in media centocinquantotto euro per una tavolata di otto persone. Il risparmio è palese: venti euro a testa contro i centonove medi da spendere in un locale. Ricapitolando: festeggiare in un agriturismo costerà centotrentatré euro a persona (+2,3% del 2008); un veglione che comprenda cena più spettacolo sale a centocinquantuno euro (+4,1%); un cenone fuori ammonta a centonove euro (+3,8%) mentre una cena a casa per otto persone costerà centocinquantotto euro (+1,9%). A voi la scelta conti alla mano ma il suggerimento da parte di altre associazioni per i consumatori come Adusbef e Federconsumatori è di stringere la cinghia visto che il nuovo anno porterà per le famiglie italiane una stangata da seicento euro tra rincari vari di gas, acqua, assicurazioni, rifiuti, servizi bancari, treni e carburanti.  

di Teresa Gentile